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Pink Society

lo sguardo rosa sulla società

San Valentino RED

#sanvalentinoRed: 5 biglietti d’Amore per far riflettere.

Il mio #sanvalentinoRed è stato un San Valentino d’amore e di grinta.
L’ho festeggiato con 100 donne, 5 card e un brindisi con le bollicine

Che cosa ho fatto per San Valentino? Ho taggato, ricondiviso, commentato, chattato, spernacciato il post che non mi sono piaciuti, ma soprattutto ho costruito “l’altro San Valentino”, quello che avrei voluto festeggiare davvero.

So che già sapete a cosa mi riferisco. Perché il #sanvalentinoRed è passato di qui, tra le pagine di Pink: una campagna “gentile”, non gridata,  fatta di 5 card rosa e tenere, che chiedevano di essere ricondivise, una per giorno. Non ci hanno regalato messaggi fatti di cuoricini e …Bla bla bla, ma qualche appunto su cui pensare e far riflettere.

Non sono una influencer. Ma una donna diretta che crede che la discriminazione verso le donne vada combattuta (come me ce ne sono almeno altre cento). Che crede che la discriminazione verso chi è donna e per di più disabile sia fuori da ogni capacità di comprensione umana.

Credo anche che siamo noi donne (magari persino quelle imperfette e disabili perché con la sclerosi multipla) a doverlo cambiare il mondo: siamo le più brave! Siamo scienziate dalla testa affilatissima (siamo ancora in poche ma ci rifaremo), non abitiamo le cabine di comando della politica e dell’economia (ma siamo prontissime e con la valigia già in mano) perché vogliamo contribuire a rendere migliore il nostro paese e il paese dei nostri figli.

Il mondo ha bisogno del nostro talento, del talento per costruirne una società migliore, dove nessuna donna con disabilità debba aver paura del proprio compagno, padre o capo; dove una donna un po’ “acciaccata” dalla propria malattia, non debba sentirsi come un giocattolo rotto e temere lo schiaffo, abituandosi a convivere con l’intimidazione e la rabbia dell’altro come un’ovvietà della vita.

Siamo noi donne a dover porre rimedio a tutto ciò facendo il possibile affinché le ingiustizie e le violenze  non vengano più nascoste, temute e vissute con vergogna. #sanvalentinoRed  è nato per questo: 100 donne si sono date un appuntamento sul web cinque giorni fa e hanno celebrato una battaglia social con pensieri sparsi sull’amore vero, quello che sa rispettare; sorridendo invece (con tanta ironia) di quell’amore annacquato e irreale rivestito con troppi cuoricini perché capace di ricattare imprigionare in un sentimento malato.

La battaglia di queste 100 donne (ma hanno già un grande seguito) ha fatto a meno della poesia d’amore ma hanno scritto messaggi d’amore.  Hanno usato le parole dell’amore (per intenderci quelle dei Baci Perugina) per scrivere sui pregiudizi, sulla paura e sulla doppia discriminazione.     

“Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell’avere a che fare con uomini”.

Vero. Lo diceva Joseph Conrad.

Ma la cosa che lui non dice (segnatevi che l’ho detto io), è che noi donne siamo capaci di educare gli uomini e le donne al rispetto dell’altro, al valore dell’altro, anche se relegate da sempre a un mondo pensato per gli uomini che esercitano forza e autorità su di noi.

Possiamo farlo persino con il nostro telefonino, possiamo combattere l’indifferenza cominciando tra i muri di casa, in ufficio, davanti a un tè. Possiamo farlo insegnando ai nostri figli a scegliere da che parte stare: vivere nel mondo dove ci si rispetta e ci si aiuta, o in quello in cui vincono lo schiaffo e il pugno e si sopravvive solamente.

#sanvalentinoRed è nato così, da una chiacchierata social tra “amiche” che credono negli stessi valori, che sono spesso discriminate perché donne e perché ammalate di sclerosi multipla, che vivono in un mondo a loro inospitale. Sono un gruppo di 100 donne che appartengono ad AISM – Associazione italiana Sclerosi Multipla – formate dall’Associazione stessa all’ascolto e alla comprensione dei disagi di donne con sclerosi multipla.

Tra loro, in prima fila ci sono donne che sanno ascoltare, che sanno stendere la mano, che non giudicano ma accolgono. Non usano aggettivi ma costruiscono valori, credono negli altri, generano futuro. La loro caratteristica fondamentale è combattere con testa, cuore, gambe ciò che non deve accadere “mai più”: nessuna è colpevole di essere donna e di essere disabile.

RED è una rete competente di e per donne con SM. Al momento sono 100 donne, “antenne” sul territorio nazionale che – grazie al progetto I>DEA – sosterranno altre donne in specifici percorsi di sostegno ed empowerment in casi di discriminazione e violenza.

Il progetto I>DEA – Inclusione >Donne, Empowerment, Autodeterminazione: è realizzato da AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla in partnership con Associazione Differenza Donna, Human Foundation e ASPHI. È dedicato a tutte le donne con sclerosi multipla che subiscono una doppia discriminazione prima come donne e poi come persone con disabilità.

La parità tra uomini e donne in Italia è un obiettivo ancora da raggiungere. Dedichiamo un brindisi al futuro in cui crediamo.