Diventare mamma: chi lo programma, chi lo posticipa e chi confessa il “periodo blu”
Si avvicina la Festa della Mamma, e per le madri che ricevono gli auguri, la memoria va a un momento emozionate, anche se per alcune è stato oggetto di una scelta programmata e per oltre la metà, ha coinciso con un periodo buio. L’esperta e un sondaggio spiegano i meccanismi di oltre 5000 mamme intervistate
Una festa che divide un po’ il mondo femminile, quella della mamma: per quante hanno scoperto la maternità, si può nascondere anche un periodo o alcune scelte poco spontanee o meno felici di quanto si pensi.
DIVENTARE MAMMA: UNA SCELTA NON SEMPRE SPONTANEA
Nel sondaggio INTIMINA (1) che ha coinvolto donne che hanno avuto il primo figlio tra i 20 e i 30 anni, il 22% ha confessato di aver posticipato la gravidanza per vari motivi. Quello principale è dovuto all’instabilità finanziaria che coinvolge più della metà delle italiane (53%). Poi c’è chi non era pronta per essere madre (31%), chi aveva paura di partorire (22%), chi aveva difficoltà a concepire e ha dovuto ricorrere alla riproduzione medicalmente assistita (11%), chi non voleva avere figli (9%) e chi aveva un partner che non voleva figli (7%).
MATERNITA’: IL POTERE DEGLI ORMONI, NEL BENE E NEL MALE
Anche la paura degli sbalzi ormonali può contribuire alla scelta di avere un figlio o no. Durante la gravidanza, infatti, i livelli ormonali sono alti e, dopo il parto, diminuiscono improvvisamente, portando a cambiamenti di umore. A causa dell’improvviso calo degli ormoni e dell’adattamento al regime e alle esigenze del bambino, il primo mese dopo la nascita si rivela ad alto rischio di sviluppo della depressione.
“Il progesterone, ormone tipico della gravidanza, i cui livelli arrivano a 290ng/ml nel terzo trimestre (durante un ciclo mestruale i livelli in fase postovulatoria variano da 10 a 25ng/ml), è definito l’ormone del pianto per la sua azione a livello cerebrale. Molte donne – interviene per INTIMINA Manuela FARRIS, ginecologa – sperimentano sbalzi di umore prima del ciclo mestruale proprio per l’azione di questo ormone. A maggior ragione dopo il parto, il calo improvviso dei valori di quest’ormone, il cambiamento della vita soprattutto nel primo mese postpartum, la paura di non essere in grado di gestire il nuovo arrivato, sono tutti fattori che possono contribuire a una situazione di instabilità emotiva”.
MAMME ANSIOSE (54%), DEPRESSE (49%)
Il sondaggio mostra che dopo il parto, il 54% delle donne ha avuto ansia, il 49% depressione e il 32% ha avuto rapporti dolorosi. Il 70% delle madri intervistate, dice di averne parlato con il proprio partner, il 47% con professionisti medici e il 22% con gli amici. Solo l’11% non ne ha mai parlato con nessuno. Per quante si sono rivolte a un medico, al 50% è stata diagnosticata depressione postpartum, al 34% baby blues postpartum e al 7% altre condizioni mentali. Al 7% è stata diagnosticata una psicosi postpartum e il 21% non ha avuto disturbi mentali.
“La depressione postpartum viene spesso scambiata per baby blues. La causa del baby blues è l’improvviso calo degli ormoni, principalmente estrogeni. I sintomi più comuni sono malumore, confusione e ansia. Questa condizione di solito – continua FARRIS – inizia da 1 a 3 giorni dopo il parto e può durare fino a poche settimane. Il baby blues di solito scompare da solo e non è necessario alcun trattamento. Tuttavia, fino al 20% dei casi può progredire verso la depressione postpartum. Ecco perché è fondamentale che le donne comunichino apertamente i loro sentimenti durante questo periodo con i loro cari e sappiano quando è necessario un aiuto professionale”.
PERICOLO DEPRESSIONE IN AGGUATO, SENZA CONFONDERLA
Come il baby blues, anche la depressione postpartum è causata da cambiamenti ormonali e si verifica entro sei settimane dalla nascita. È una condizione molto più grave che richiede cure mediche. Circa 1 donna su 7 sviluppa depressione postpartum; un numero che potrebbe essere maggiore perché alcune donne non contattano mai il proprio medico e soffrono in silenzio. I sintomi della depressione postpartum includono cattivo umore, perdita di interesse, difficoltà a dormire, sensi di colpa e ansia ecc., entro quattro settimane dalla nascita. Non è raro che le donne sperimentino gravi sbalzi d’umore e siano disinteressate ai loro figli appena nati. Di solito, il trattamento per la depressione postpartum è una combinazione di psicoterapia e farmaci antidepressivi.
FONTE (1) Indagine INTIMINA, 2023 su 5019 madri di età compresa tra i 20 e i 40 anni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Spagna, in Italia e in Francia
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Hai la possibilità di accettare o disattivare i cookie presenti su questo sito web. Per maggiori informazioni su come procedere puoi consultare la cookie policy
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.