Libri: Promemoria per il diavolo di Paolo Regina
Il primo a morire è Marcello Guarneri, commercialista. Un colpo di pistola mentre sta aspettando l’ascensore nel garage del condominio dove abita. Vicino al cadavere qualche spicciolo, in lire.
A stretto giro viene ucciso Umberto Rinaldi, ex imprenditore edile. Questa volta l’assassino gli taglia la gola e firma il delitto con uno specchietto rotto. Tutto intorno c’è Ferrara, piccola città di provincia, apparentemente placida e innocua, immersa nell’inverno e nei suoi segreti. Ad indagare su questi e sugli altri due delitti che seguiranno, in una collaborazione interforze, la vicequestora Uta Keller e il capitano della Finanza Gaetano De Nittis, con il supporto di Gianni Bonfatti, cronista del quotidiano locale.
Un’indagine complicata, con un serial killer, voce nell’ombra lungo tutto il romanzo, che sceglie con cura le sue vittime, per vendicare quello che lui chiama il Sopruso e che per gli inquirenti rimane un rebus fino alle ultime pagine. Paolo Regina costruisce un giallo di grande scuola, unendo i puntini poco alla volta a formare l’immagine non di uno ma di più possibili colpevoli. E quando al serial killer verrà dato un nome invita comunque a meditare su come, a volte, quello che sembra follia è invece solo la somma di infinite ingiustizie.
C’è un passaggio alla fine di Promemoria per il diavolo che racchiude il senso dell’intera storia. Il capitano De Nittis chiede all’assassino perché non abbia lasciato perdere e non si sia rifatto una vita. La risposta è atroce, disperata e bellissima allo stesso tempo:
”Perché avrei finito per perdonarli. E io non volevo (…). Se fossi andato via sarebbero scomparsi dalla mia mente (…). E invece ho preferito rimanere qui, in una città che ad ogni angolo e in ogni volto mi ricordava di aver subito il Sopruso (…). Ho dato alla Provvidenza, o al Karma, fate voi, un termine. Venticinque anni. Se dopo questo periodo non fossero stati puniti in qualche modo, sarei intervenuto (…).
Gino Tomasini, bresciano, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, Master in “Relazioni Pubbliche d’impresa” all’Università IULM di Milano. Dal 1990 vivo di parole, prima in radio, poi in alcuni quotidiani locali, tv e agenzie di pubbliche relazioni. Dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.