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Vacanze in arrivo? Come preparaci ad affrontare i piccoli i disturbi estivi senza pensieri

L’estate è ormai alle porte e, con le temperature in aumento, si avvicina il momento di partire per staccare la spina, rilassarsi e conoscere nuovi luoghi. Per molte di noi, quindi, non è poi così lontana l’incombenza di dover pensare a cosa portare con sè. Ma c’è un piccolo grande alleato che gli italiani non dimenticano mai di mettere in valigia: il kit di automedicazione.

Secondo l’ultima indagine condotta da Assosalute – Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica – in collaborazione con Human Highway, ben 9 italiani su 10 (90%) preparano un kit con almeno un farmaco da banco prima di partire.

Un’abitudine ormai consolidata, che si rafforza soprattutto tra le donne (il 26% delle quali porta con sé più di 4 medicinali da banco) e tra gli over 55, più attenti e previdenti anche in vacanza (con in valigia almeno 3 farmaci di automedicazione).

Se il kit di automedicazione è ormai un must delle vacanze, è perché i piccoli disturbi non vanno mai in ferie: un mal di testa improvviso, un malessere gastrico dopo una cena tipica, una puntura d’insetto, una scottatura solare o il classico mal di gola da aria condizionata possono capitare ovunque e a chiunque.

Una fotografia delle valigie italiane: dati su una abitudine consolidata

La ricerca Assosalute-Human Highway[1]* racconta che in media nella valigia di ogni italiano ci sono 2,8 farmaci da banco, valore che supera i 3 tra le donne e tra chi vive al Nord, e che cresce all’aumentare dell’età. Ma quali sono i farmaci da banco irrinunciabili per l’estate?

  • Antidolorifici/antinfiammatori: scelti da quasi 2 italiani su 3 (65%), con un picco tra le donne (75%).
  • Farmaci per disturbi gastrointestinali: presenti nel kit del 48% degli italiani (un dato che cresce con l’età, fino a 18 punti percentuali in più tra i 55-64enni).
  • Antipiretici contro la febbre: 43%, soprattutto tra le donne e gli over 55 (50% per entrambe le categorie).
  • Antistaminici e antipruriginosi: li porta con sé il 32%, utili contro le punture di insetti.
  • Disinfettanti e farmaci contro le scottature: poco meno di un italiano su tre li considera indispensabili.
  • Farmaci contro il mal di gola: presenti nel kit nel 17% dei casi.
  • Farmaci per la cinetosi: scelti solo dal 13%, ma fondamentali per chi soffre di mal d’auto/mal di mare.

Il criterio con cui si scelgono i farmaci da portare è in primo luogo la personalizzazione: il 37% degli italiani seleziona il kit in base alle proprie esigenze o ai disturbi che ha avuto in passato. Il 34% ha un kit già pronto che non cambia mai, mentre quasi un italiano su tre adatta il contenuto in base alla destinazione e quindi ai rischi specifici del viaggioo anche, nel 20% dei casi, alla sua durata.

Il vademecum Assosalute: cosa mettere nel kit di automedicazione e come conservarlo

Assosalute, da sempre punto di riferimento per un utilizzo dei farmaci di automedicazione responsabile, ricorda che il kit di automedicazione dovrebbe essere costruito su misura, tenendo conto della meta, delle proprie esigenze personali e dei consigli del farmacista o del medico di fiducia.

Non dovrebbero mancare:

  • Antidolorifici e antinfiammatori (mal di testa, dolori muscolari, ciclo mestruale)
  • Antipiretici (febbre e sintomi influenzali)
  • Farmaci contro i disturbi gastrointestinali (antiacidi, lassativi, antidiarroici, fermenti lattici)
  • Antistaminici e antipruriginosi (punture di insetti)
  • Disinfettanti e farmaci contro scottature solari (creme emollienti e antisettiche)
  • Farmaci contro il mal di gola (spray, pastiglie)
  • Farmaci contro la cinetosi (pastiglie/chewing gum)
  • Medicinali antimicotici per uso topico, per chi frequenta piscine o palestre
  • L’essenziale per piccole lesioni/ferite superficiali (cerotti, garze, acqua ossigenata)

Attenzione alla conservazione dei farmaci: il caldo è un nemico silenzioso

Conservare correttamente i farmaci in viaggio è fondamentale per garantirne l’efficacia e la sicurezza d’uso. Ecco le regole d’oro di Assosalute:

  • Riporli sempre nelle confezioni originali, insieme al foglietto illustrativo, che contiene tutte le istruzioni su come assumerlo e le modalità di conservazione.
  • Preferire contenitori rigidi e termici per il trasporto: il caldo estivo può alterare i principi attivi, soprattutto per alcune formulazioni come quelle liquide o i cerotti. Meglio evitare temperature superiori ai 25°C e non lasciare mai i farmaci in auto o esposti al sole.
  • Non conservare i farmaci in luoghi umidi (borse frigo con ghiaccio, bagni, etc.), perché l’umidità può danneggiare soprattutto le formulazioni solide.
  • Se si viaggia in aereo, tenere il kit nel bagaglio a mano: in stiva le temperature possono scendere eccessivamente e l’umidità aumentare.
  • Controllare sempre la data di scadenza e l’integrità delle confezioni: se un farmaco appare diverso dal solito, meglio non utilizzarlo e chiedere consiglio al farmacista.
  • Se possibile, scegliere le formulazioni solide rispetto a quelle liquide, più sensibili alle alte temperature.

Ricordiamo che i farmaci da banco sono riconoscibili dal bollino rosso che sorride sulla confezione e sono pensati e autorizzati dalle Autorità Sanitarie per la gestione dei più comuni disturbi di salute. Vanno usati con consapevolezza e, se il problema persiste o peggiora, anche in vacanza, è sempre meglio consultare un medico.

Per maggiori informazioni: www.semplicementesalute.it